Un nuovo fenomeno di costume per il pubblico italiano riguarda la serie in streaming “The Ferragnez“, una nuova coppia sul piccolo schermo.

Molto spesso attori, influencer, musicisti, giornalisti e personaggi pubblici nei diversi campi hanno mostrato una grande sensibilità per l’impegno civile. Da Hollywood fino a City Life (Milano) le attività filantropiche non sono più solo appannaggio dei religiosi, dei nobili, dei borghesi, di organizzazioni politiche e ONG. Nella società contemporanea sono sempre di più i privati cittadini che mostrano un impegno diretto in campagne di sensibilizzazione e promozione sociale. Questo impegno si estende oggi alla lotta contro lo stigma associato alla sofferenza psicologica.

Una differenza fondamentale rimarcata da tutti è che l’attività filantropica nella società contemporanea viene svolta spesso con fini commerciali. Le grandi compagnie sono spesso impegnate su temi “etici” per commercializzare meglio i loro prodotti. Allo stesso modo, vi è una controparte economica dietro l’attività filantropica di imprenditrici e imprenditori privati che utilizzano la propria immagine pubblica per promuovere nello stesso tempo se stessi, prodotti commerciali e attività filantropiche. Questo è il caso di “The Ferragnez”.

La critica a questo fenomeno parte spesso dal rilevare l’impurità della motivazione filantropica. Su questo possiamo essere abbastanza d’accordo a patto di accettare che moltissime attività altruistiche comportano spesso dei risvolti egoistici e che nessuno di queste/i “nuove/i filantropi“ si è mai dipinta come eroina o salvatore dell’umanità. Mi sembra tutto inserito, in modo abbastanza trasparente, nelle logiche del capitalismo contemporaneo formalmente attento al politicamente corretto.

Dunque restando tra noi comuni mortali, con le nostre inevitabili meschinità, possiamo accettare che i Ferragnez abbiano un tornaconto personale esattamente quanto in passato lo avevano religiosi e filantropi d’epoca, che erano interessati al controllo sociale, a salvarsi l’anima o espiare le colpe della loro classe, forse più che al tornaconto economico.

I Ferragnez, come da più parti rilevato, non sono nuovi nel trattare tra i temi del loro lavoro la “salute mentale“. Così come altri giovani arrivati al successo sono consapevoli del disagio nella nostra società e cercano di suscitare l’empatia del loro pubblico preoccupandosi per le infelicità e i malesseri celati alla vista, problemi psicologici e relazionali. Credo che dobbiamo riconoscere che questa scelta è una scelta positiva per la società nel suo complesso. Possiamo ringraziare i Ferragnez, sopratutto se consideriamo che la paranoia e l’odio sono sentimenti altrettanto potenti da cavalcare sui quali avrebbero potuto costruire il loro successo, così come altri oggi e in passato.

Bene, detto questo, non è mia intenzione proseguire con l’analisi del fenomeno sociale. Sono uno psicoterapeuta e mi occupo di questo. La Terapia di Coppia è una delle mie attività principali perciò preferisco discutere gli aspetti legati alla cura della relazione di Chiara e Federico che possono essere di interesse generale.

Il Terapeuta di Coppia

Il primo elemento da cui vorrei partire è il loro terapeuta Leone Baruh. Non è un influencer, né un attore ma un vero collega, uno psicoterapeuta, che coraggiosamente si è lanciato in questo progetto. Mi sono immediatamente chiesto (come altri) se avrei avuto lo stesso coraggio e la stessa motivazione. No, probabilmente non avrei avuto il coraggio e neanche la motivazione. Non avrei potuto dedicare meno tempo ai miei pazienti per impegnarmi in giorni di riprese, inoltre sarei stato preoccupato dell’effetto che questo lavoro avrebbe avuto sulla mia famiglia, sulle mie altre attività professionali e personali. Quindi ho provato immediatamente grande stima e ammirazione per questo collega psicologo bravo e coraggioso.

L’obiettivo di sensibilizzare le persone ad affrontare le loro difficoltà relazionali di coppia mi sembra pienamente raggiunto. Da quando la serie è iniziata ho potuto rilevare un immediato interesse tra le coppie che seguo e credo che molte coppie in crisi possano sentirsi meno sole e sconfitte nell’ammettere di avere bisogno di aiuto.

Gli interventi dello psicoterapeuta di Chiara e Federico sono spesso indirizzati a migliorare la comunicazione sul piano emotivo, a sostenere le capacità empatiche e rinegoziare le aspettative soggettive in modo più consapevole. I suoi interventi nelle prime sedute sono in genere di sostegno.

Fattori di Stress

La serie si svolge in piena pandemia COVID-19 e comincia a Natale 2020. La coppia presenta al terapeuta diversi problemi di comunicazione, entrambi lamentano di non ricevere il supporto empatico sperato. Federico sente che le sue emozioni vengono svalutate e patologizzate. Chiara lamenta di sentirsi sola e rifiutata. Sono stati stressati dal lockdown ma hanno risposto agli eventi aumentando le loro attività professionali, incluso un grande impegno sociale. Inoltre, la loro coppia è arrivata ad un passaggio familiare importante, la gravidanza di una secondogenita.

Dunque si sommano due fattori di stress rilevanti: la pandemia e la gravidanza. Entrambi comportano una discreta quota di imprevedibilità e di trasformazione. La tenuta della coppia dopo 5 anni di relazione è messa in crisi da tensioni costitutive, eventi interni ed eventi esterni.

In avvio di stagione si preparano ad affrontare il Natale condividendo con la famiglia allargata questa importante notizia. Le interviste individuali mettono a fuoco i diversi stili di personalità dei due. Gli aspetti problematici non vengono approfonditi, ma sono piuttosto evidenti ad uno sguardo clinico esperto. Non mi permetto di fare nessuna diagnosi, perché stiamo parlando di persone vere che hanno rinunciato alla riservatezza a loro garantita per legge nel momento in cui si rivolgono ad uno psicologo. In ogni caso cercherò di trattare questo materiale pubblico con rispetto in considerazione della dignità delle persone coinvolte. Ovviamente, sarebbe diverso se i due protagonisti interpretassero interamente i ruoli di un copione scritto da autori teatrali. Perciò, mentre è comune fare esercizio diagnostico su personaggi immaginari, non mi sembra del tutto lecito in questo caso.

Propongo la mia discussione della serie “The Ferragnez” nello spirito di valorizzare al massimo quanto vi è di positivo in questa serie e nelle intenzioni che la animano.

Intake

Posso immaginare quali difficoltà potrebbero attraversare Chiara e Federico nell’avvio della loro Terapia di coppia. Sono circondati da persone che li supportano in molti ambiti della loro vita, probabilmente la Terapia di Coppia è solo una tra le tante attività di cui sentono il bisogno. Sono presenti intorno a loro diversi collaboratori e personal assistant. Nel primo episodio vengono mostrati anche l’insegnante di Yoga e il Mago Numerologo come due figure a cui entrambi si rivolgono per gestire l’ansia. L’approccio alle loro difficoltà e fragilità è carico di imbarazzo, ma questo viene costantemente mascherato con autorironia. Così che la tensione viene spesso stemperata nel divertimento, finché è possibile. Le fragilità possono essere mostrate solo come segni di coraggio e forza d’animo.

La coppia potrebbe avere qualche difficoltà iniziale ad affrontare la terapia con serietà, anche se è molto difficile partecipare ad una seduta di terapia di coppia con leggerezza e disinteresse. Dunque, è piuttosto difficile ridicolizzare il terapeuta o il partner durante una terapia di coppia senza generare rapidamente una reazione. Come terapeuta avrei certamente sconsigliato di utilizzare il materiale delle loro sedute di psicoterapia per costruire uno spettacolo, dato che è molto probabile che la situazione possa sfuggire al loro controllo. Immagino che siano stati firmati attenti accordi di riservatezza a tutela della coppia e del terapeuta.

Nel momento in cui scrivo non so come si svilupperà l’intervento terapeutico.

Attrazione e Conflitto

Il secondo episodio dello show si intitola “gli opposti si attraggono” e potrebbe essere vero. Si svolge intorno alla festività di San Valentino. Quello che sperano le coppie in generale è cercare di arricchire l’attrazione, che è importante, con altre qualità relazionali: sicurezza, gioco, impegno, cura, stimolo, sviluppo. Inoltre se è pur vero che speriamo di integrare nella coppia caratteristiche differenti dalle nostre, più attraenti e spesso idealizzate, è certamente vero che gli opposti confliggono.

Il conflitto di coppia è una dimensione sempre presente, nello show “The Ferragnez” la conflittualità viene spesso minimizzata. Quando Chiara e Federico sono in tensione tra loro cercano di ridurre lo scontro. Ammettono l’uso di alcune armi convenzionali, come lo scherzo e la lamentela. Entrambe queste armi vengono lette in una dimensione conflittuale e assumono significati conosciuti e ripetitivi.

Come per fortuna spesso accade, il conflitto non viene quasi mai spostato sul figlio Leone. La coppia è in generale in grado di funzionare al meglio come coppia genitoriale, in quanto nessuno dei due esprime sentimenti negativi verso il figlio o il ruolo genitoriale. Perciò la genitorialità si presenta in apparenza per entrambi come un’area priva di conflitto. Solo Federico ammette di aver avuto alcune insicurezza iniziali nel diventare padre.

Possiamo invece intravedere alcuni elementi di conflitto che riguardano le famiglie di provenienza di Chiara e Federico, per quanto entrambi sono riusciti ad instaurare relazioni per lo più positive, gli stili familiari sono differenti. In genere in una Terapia di Coppia viene dedicato del tempo nel lavoro per analizzare le relazioni familiari di provenienza e i modelli genitoriali che hanno contributo allo sviluppo delle diverse personalità dei partner.

Reciprocità e Complementarietà

Quasi tutte le relazioni nella vita di Chiara e Federico sono asimmetriche. I rapporti di potere sono in genere a loro favore e sono circondati da persone che dipendono da loro in qualche misura. Questa dinamica controdipendente caratterizza molte relazioni, ma può sfuggire ad una osservazione superficiale. Possiamo perciò osservare che la loro relazione di coppia presenta caratteristiche peculiari. Per entrambi è un’eccezione. Nel loro rapporto, il tema del potere assume una conformazione differente, in quanto la loro relazione di coppia è connotata dalla reciprocità e da una sostanziale simmetria. La loro dipendenza reciproca non è basata su un potere economico e contrattuale sbilanciato a favore di uno dei due.

Naturalmente, oltre alle differenze, Chiara e Federico esprimono delle dimensioni comuni dell’esistenza, tra cui la teatralità, il materialismo, il moralismo. Entrambi valorizzano la propria immagine privata, controllano e cercano di offrire a se stessi e agli altri una rappresentazione del proprio successo.

La loro relazione di coppia si esprime anche attraverso la complementarietà. Per esempio, Chiara si impone una disciplina attraverso il pensiero positivo in cui l’accettazione di sé e dei propri aspetti negativi più disfunzionali non trova mai spazio. Perciò le sue lacrime sono tanto preziose quanto frequenti. Nella complementarietà di coppia questi aspetti negativi e disfunzionali che Chiara non sviluppa vengono però espressi spontaneamente da Federico che invece si sente più libero di essere se stesso nell’espressione di emozioni quali rabbia, tristezza, ansia. D’altra parte, Federico appare invece a disagio con la propria grandiosità che lo espone a critiche e offese, assume perciò con una certa frequenza un atteggiamento diffidente e preoccupato. Chiara riesce a farlo sentire più sicuro di sé coinvolgendolo continuamente in una espressione allegra e disinvolta del proprio esibizionismo, così nella complementarietà di coppia Federico può affrontare la sua sfiducia attraverso la grandiosità di Chiara.

Entrambi cercano di fare sperimentare all’altro emozioni con le quali si sentono a disagio. Chiara tormenta Federico riprendendolo con lo smartphone in ogni momento imbarazzante per fargli provare cosa significa dover mantenere un costante autocontrollo. Federico fa sperimentare a Chiara il proprio senso di solitudine chiudendosi al dialogo ed escludendola. Finiscono perciò inevitabilmente per lamentarsi degli aspetti complementari che sostengono il loro rapporto. Chiara si lamenta del negativismo di Federico; Federico si lamenta della continua autocelebrazione di Chiara.

Conclusioni (Continua…)

Per ora ho visto i primi due episodi dello show, ma penso di vederlo tutto durante le feste. Mi ha convinto, malgrado abbia letto pareri contrastanti in questi giorni. La serie è stata accusata di non essere sufficientemente realistica, in pratica di mettere un argine al voyeurismo del pubblico risparmiando qualche spazio di intimità e fragilità. Inoltre i Ferragnez sono stati accusati di non rappresentare un modello adeguato della famiglia italiana media. Forse “Casa Vianello” era meglio da questo punto di vista? Credo di no, ed è andata in onda per quasi 20 anni.

Per quanto riguarda i limiti posti al nostro voyeurismo, dal mio punto di vista i protagonisti si sono esposti ben oltre dove si sarebbero esposti ragionevolmente la maggior parte di noi. Sono persone decisamente generose verso il loro pubblico. Gli episodi sono stati tagliati ad arte, ma questo è comprensibile, perché il ritratto della coppia e della loro famiglia sia sostenibile per loro e per il pubblico. Inoltre come ovvio questo spettacolo ha anche un fine commerciale, perciò il bilancio deve essere favorevole nel lungo periodo per la coppia di imprenditori.

Da un punto di vista delle dinamiche psicologiche relazionali mi sembra che siano presenti molte aperture che forse lo spettatore non è mediamente interessato a cogliere. Mi ha sorpreso leggere commenti indirizzati prevalentemente ad una critica del benessere economico della coppia. Devo dire che nella mia esperienza i problemi relazionali sono assolutamente democratici e non risparmiano nessuno, neanche in base al reddito. Una critica di questo tipo rivela semplicemente la difficoltà ad andare al di là degli aspetti concreti della vita dei protagonisti. Aspetti concreti che sono comunque costantemente in primo piano e di cui le sedute psicologiche rappresentano un necessario contraltare.

Credo che evidenziare gli aspetti psicologici della serie “The Ferragnez” possa aiutare a mettere a fuoco la relazione di coppia con le sue difficoltà, specialmente per quelle persone che sono in difficoltà nell’andare al di là della pur comprensibile critica all’esibizione di prodotti di lusso o di uno stile di vita consumistico. Inoltre, spero di aver contribuito con questa mia breve discussione ad accendere qualche curiosità dei miei colleghi.

Daniele Paradiso

Torino, 20 dicembre 2021