Necrologio (Obituary)

Con enorme tristezza abbiamo appreso la notizia che si è spento il 19 maggio 2021 Joseph D. Lichtenberg (Joe), all’età di 95 anni. Joe ha sempre conservato una straordinaria energia e lucidità, ma negli ultimi mesi purtroppo ha avuto un rapido peggioramento che lo ha portato ad entrare in hospice e dopo alcune settimane lasciarci. Ne hanno dato notizia le colleghe dell’Istituto ICP-P di Washington DC sul gruppo IAPSP.

Joe Lichtenberg è stato un uomo, un autore, uno psicoanalista, un medico psichiatra, un maestro, un supervisore clinico e un ricercatore dalle qualità eccezionali. Brillava per la sua creatività e la sua generosità con tutti, specialmente con i giovani ai quali dimostrava sempre apertura e interesse. Non era uno psicoanalista ortodosso ma un libero pensatore, un innovatore. Era Direttore Emerito dell’Institute of Contemporary Psychotherapy and Psychoanalysis (ICP+P), istituto indipendente da lui fondato a Washington. È stato Presidente dell’International Council for Psychoanalytic Self Psychology e membro del Program Commettee dell’American Psychoanalytic Association. Era inoltre Editor-in-Chief di Psychoanalytic Inquiry, una rivista che aveva fondato. È stato direttore dello Sheppard Pratt Psychiatric Hospital di Baltimora. È stato eletto membro attivo della American Psychoanalytic Association e del Baltimore-Washington Psychoanalytic Institute. Faceva parte del board di numerose riviste e società scientifiche. Ha lavorato con il Dipartimento di Stato e con la Central Intelligence Agency (CIA) per oltre 30 anni. Il suo lavoro ha influenzato diverse generazioni di psicoterapeuti e professionisti della salute mentale.

Ho conosciuto Joe nel 2015 a Toronto, l’ho incontrato poi un paio di volte all’anno alle conferenze della IARPP e della IAPSP a cui non mancava mai malgrado l’età. Ogni volta eravamo tutti meravigliati dalla sua energia e dal suo spirito acuto, amichevole e generoso.

È stato professore di Psichiatria alla Georgetown University. Ha pubblicato numerosissimi libri, era un autore prolifico. Spesso scriveva con Frank Lachmann e James Fosshage con cui aveva costruito dagli anni ottanta una partnership durata quasi quarant’anni. Il suo lavoro è stato incentrato principalmente sulla revisione della teoria della motivazione in psicoanalisi. In opposizione alla metapsicologia freudiana, Lichtenberg è stato il primo a proporre e ad articolare una visione dei sistemi motivazionali in psicoterapia. Pertanto, l’idea dei sistemi motivazionali ha attraversato tutta la sua produzione. Ha saputo coniugare la pratica clinica con la ricerca, è riuscito a collaborare con numerosissimi altri autori, senza mai isolarsi o ergersi al di sopra degli altri. Lichtenberg credeva nello scambio clinico e lo praticava continuamente.

Tra i suoi libri tradotti in Italiano: La Psicoanalisi e l’Osservazione del bambino (ed. Astrolabio, 1988); Psicoanalisi e sistemi motivazionali (ed. Raffaello Cortina, 1995); Il sé e i sistemi motivazionali. Verso una teoria della tecnica psicoanalitica (con J. Fosshage, F.M. Lachmann, ed. Astrolabio; 1999); Lo scambio clinico (con J. Fosshage, F.M. Lachmann, ed. Raffaello Cortina, 2000) e Mestiere e ispirazione (ed. Raffaello Cortina 2008); I sistemi Motivazionali (con J. Fosshage, F.M. Lachmann, ed. Il Mulino, 2012); e l’ultimo lavoro tradotto dal mio amico Alioscia Boschiroli: Il sé prende vita. Sviluppo, lavoro clinico e la mente errante (ed. Giovanni Fioriti, 2015). Molti altri non sono stati tradotti, confidiamo che con il tempo possano essere disponibili in futuro.

In uno dei nostri ultimi incontri, forse l’ultimo, mi aveva raccomandato la lettura del suo libro Narrative e Meaning edito da Routledge nel 2017 (insieme a Fosshage e Lachmann), io ne ho acquistato una copia che poi mi ha firmato. Mi ha spiegato quanto ci tenesse a questo libro da un punto di vista affettivo, lo considerava molto importante uno dei migliori che avesse scritto. Joe Lichtenberg si è occupato con evidente passione di Infant Research, Psicologia del Sé, Creatività, Sessualità, Pratica Clinica. Ha contribuito a sviluppare nuove idee, continuamente, fino alla morte.

Nella sua lunga vita ha lasciato numerosi insegnamenti e relazioni importanti per una vasta comunità di colleghi e professionisti i quali lo ricondano con profondo affetto e gratitudine.

Potete vedere il video di una delle ultime interviste in occasione delle celebrazioni per il suo 90mo compleanno.

Daniele Paradiso

Torino, 21 maggio 2021